Amo la nostra storia imperfetta,
piena di dubbi e vera da fare male,
con tutti i desideri di quello che vorremmo essere, 
incastrati nella nostra realtà che a volte è un ingranaggio che non gira.

Ci sono baci che parlano e sono più coraggiosi di noi,
gli abbracci poi, quelli sono la cura per ogni pavidità, 
le parole che non sappiamo pronunciare.

E ci sono giorni stretti e quelli complici, 
gli sguardi che a volte funzionano, e a volte proprio no,
progetti strampalati in cui ci ritroviamo sorridendo, 
i passi, quelli ci appartengono sempre, 
luoghi in cui possiamo restare in silenzio, 
sapendo che ci siamo,
non dovremmo mai dimenticare di esserne capaci.

Passi tremanti, incerti, timorosi,
in cui siamo terribilmente reali,
in cui non dovremmo smettere di vedere il nostro bello.

Dovremmo ricordare di cercarci
e stringerci un po' di più.



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