Alcune parole hanno un significato nuovo.

Le avevo perse.

Natale, una parola piena di ricordi belli, di calore e amore, di gesti che ho continuato a ripetere anche quando dentro non brillavano più, per farla scintillare per i miei figli.

Quest'anno ha trovato un nuovo, piccolo tenero significato.

Grazie alle tue gambe accanto alle mie sotto la tavola di Natale e i nostri figli seduti di fronte a noi, e i cappelletti nei piatti.

E regali e biglietti d'amore.

Famiglia, sempre stata storta sta parola, monca, mancante, inadatta.

Siamo storti, ma siamo belli, siamo strani, siamo e a volte non siamo, eppure guardo i nostri giorni in 6 aumentare e accumularsi felici come carte colorate di caramelle.

Siamo fieramente tanti, casinisti, incasinati, eppure brilliamo, cantiamo e saltelliamo.

Amore, che non sapevo bene cosa volesse dire, che ci ho letto un sacco di libri, e ci ho guardato un sacco di film, e l'ho cercato in tantissimi posti sbagliati e infine mi sono rassegnata all'idea che fosse sopravvalutato.

D'altra parte si dice che devi scegliere tra il cuore che batte e la stabilità, tra la passione e la sicurezza, che se non soffri allora non è amore

Oggi ti guardo mentre fai cose, con i tuoi occhi pieni di luce, con il tuo sorriso che illumina il mondo, mentre suoni, balli, canti, cucini e curi tutto quello che ti è caro, e so cos'è l'amore.

Che non sceglie tra passione e sicurezza, tra cuore che batte e stabilità, non sceglie perché è tutte le cose che si possono desiderare insieme.

E non fa male.

Alcune parole hanno un significato nuovo e spesso non servono affatto, ma è bello poterle cullare tra i pensieri.







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