Oggi sono due mesi che ho allacciato le scarpe da ginnastica e sono uscita a camminare. Da quel giorno ho fatto la stessa cosa ogni volta che ho potuto, quasi ogni giorno, allungando le distanze lentamente ed anche i kilometri.
Ho perso 7 kg in questi due mesi, e ho iniziato a mangiare meglio, perché di colpo inizi a volerti più bene, e a tenere a te, perché sai quanto ci metti a consumare quello che mandi giù.
E ho iniziato a fare le scale invece di prendere l'ascensore, a sentirmi bene nel mio corpo, sentirlo reattivo e non più un peso morto da trascinare.
Ho scoperto il piacere di stare all'aria aperta dopo una giornata di lavoro, di respirare a pieni polmoni, sentire il respiro e il battito con consapevolezza.
Ho imparato che quando cammini le zavorre della giornata scivolano via e rimangono solo i pensieri felici, pensi ai baci dati, o quelli da dare, pensi alle risate dei tuoi figli, e agli abbracci del mattino, e a volte sorridi, e ti viene voglia di ballare, soprattutto se hai i Queen nelle orecchie, o di cantare, o di pogare.
So che chiunque può insegnarti qualcosa se rimani con cuore e testa aperti e disposti a mettersi in discussione.
Camminare è cercare ogni giorno di essere la versione migliore di se stessi, e questo è il senso di tutto, vivere con la consapevolezza di essere qui e con il desiderio forte di essere sempre un po' di più oggi rispetto a ieri.
È come la vita, si può fare senza pensarci, oppure essendo presente con ogni cellula, con la testa alta, lo sguardo lontano, ma anche ai propri passi, con tenacia, forza e gioia. 



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