Siamo sopravvissuti ad un terremoto,
viviamo tra le macerie delle nostre vite,
tra le rovine dei sogni infranti e
i frantumi dei progetti che non realizzeremo.

Ci abbracciamo per cacciare via l'angoscia
di quello che non c'è più,
a volte ci viene persino da sognare ancora,
ma ci manca il coraggio,
aspettiamo una nuova scossa,
non costruiamo più.

Beviamo una birra sorridendo,
tra la polvere che abbiamo addosso,
non ci facciamo neanche più caso,
e facciamo l'amore per ricordarci che
siamo vivi.

Ci stringiamo, ci guardiamo
con la fame dei sopravvissuti,
dolorosa e intensa,
ci riconosciamo.



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