Ti vedo fare cose impossibili con il sorriso delle cose facili, ti sento amarmi fortissimo col passo silenzioso delle cose normali, sei il mio guscio di pace anche quando sei in guerra con te, sei la mia tana sicura anche quando sei stanco e impaurito, sei le tue chiavi di casa attaccate alle mie, e le mie alle tue, che siamo un po' viandanti nelle nostre vite, sei la certezza che a fine giornata troverò la tua pelle, casa, dove posso abbandonarmi senza paura di perdermi. Sei la pace che mi fiorisce nel cuore. Immagine: Enrica Mannari
Il primo abbraccio lo ricordo ancora, nell’ingresso di casa mia, con mio figlio che sbirciava, un abbraccio da sconosciuti, tu un po’ in imbarazzo, io sorridente. Oggi nei tuoi abbracci sono nel modo più vero possibile, spogliata di ogni velo, nuda anche da vestita. Nei tuoi abbracci esisto, piango, vivo, godo, rido, mi addormento e mi sveglio. I tuoi abbracci li aspetto In fondo al traguardo, sulla cima delle montagne, alla fine di una tappa, la sera nel letto, di notte nel sonno, la mattina col caffè. Scandiscono le giornate, accorciano il tempo quando ci sono, lo allungano quando mancano. Sono la mia casa più accogliente, la sponda dove fermarmi, il mio corpo che diventa tuo, e il tuo mio. Immagine: Agathe Sorlet
Tutto il tuo corpo ha coppa o dolcezza destinata a me. Quando ascendo la mano trovo in ogni luogo la colomba che mi cercava, come se ti avessero, amore, fatta d'argilla per le mie mani di vasaio. Le tue ginocchia, i tuoi seni, la tua cintura mancano in me come nel vuoto di una terra assetata da cui staccarono una forma, e uniti, siamo completi come un solo fiume, come una sola arena.
verbacollant il 24/10/08 alle 13:29 via WEB
RispondiElimina...
Camillo, dignitoso e pieno di pensieri.
Rispondi
florinera il 24/10/08 alle 15:29 via WEB
e spesso il silenzio è gravido di parole che è meglio non dire...
Rispondi
elizabeth77 il 24/10/08 alle 15:34 via WEB
o che è meglio prima lasciar posare e asciugare...
Rispondi