Strano quanto le vite si intreccino. Strano come due sguardi sconosciuti e un'imbarazzata stretta di mano possano diventare una vita sola, anche se solo per qualche mese. Un sola mente, un solo corpo. Pura intimità e intesa. E poi di colpo di nuovo estranei, quasi sconosciuti. Strano come le vite passino. Stano come le alchimie si creino e poi svaniscano in un attimo. Strano, dolorosamente bello e terribilmente triste.
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Visualizzazione dei post da marzo, 2008
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Va bene, va bene, smetto. Basta pensieri che diventano preoccupazioni, che mi svegliano di notte, e mi pesano in testa e sulle spalle per tutto il giorno. Va bene, smetto. Pace e silenzio. Ci provo. Ma non posso smettere di essere io. Pesante, ansiosa, fastidiosa. Si. Riflessiva fino alla paranoia. Amara. Insicura e corazzata. Fragile al punto che non si vede. Si, sono tutto questo. Si. Anche tutto questo. Troppo facile amare solo il leggero. Difficile amare me. Immagine: -Donna seduta con ginocchio piegato- Egon Schiele
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Disperdo energie nella mia inquieta danza. Perenne movimento, come di animale in gabbia, come di anima rinchiusa, come di urlo trattenuto. Passi in circolo, in questo spazio angusto, ristretto, minuto, percorso obbligato, irrequieto andare e tornare. Vacuo e frustrante. Ingoio la mia rabbia, la imbavaglio, la contengo. E aspetto l’esplosione . Immagine: Micheal Wolf
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Ogni giorno in un covo di piccole serpi che pur di sentirsi migliori ti venderebbero, ti tradirebbero, ti infamerebbero. Piccoli complotti. Strategie da “donne di potere”. Meschinità. Freddo di sorrisi fasulli. E ogni giorno altre donne. Calde e sorridenti, accoglienti come l’abbraccio di madre che non ho mai avuto. (l'abbraccio, non la madre) Alleate, compagne e confidenti. Solidali tanto da farmi sentire al sicuro. Immagine: - Goldfish- G. Klimt