mi
rimane appiccicato per ore, giorni,
ricaccio
via la nostalgia della tua schiena, 
del
girarmi a cercarti quando i sogni mi agitano il sonno.
La
imbriglio per giorni,
e
poi la libero quando manca poco
ad
essere di nuovo lì.
Così
stretta 
a
cercare di cancellare confini,
a
perdermi per un po', 
perché
non so più dove finisco io 
e
dove inizi tu.
Arrotolati,
dentro, intorno, attraverso, 
sciolti
e ricomposti insieme, 
nell'incantesimo
della nostra pelle,
che
in qualsiasi posto, è casa.

 
 
 
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